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Addio al “Sergente” Antonio Caprilli, super tifoso del Bbc Grosseto

Sabato 8 luglio alle 11, nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio di Castenaso (Bologna) verrà dato l’ultimo saluto ad Antonio Caprilli, 66 anni, supertifoso del Bbc. Conosciuto dagli appassionati anche come il “Sergente” per i suoi trascorsi nel 37° Battaglione Meccanizzato Ravenna. Nei giorni scorsi è stata la moglie Enrica a trovarlo senza vita nel letto, nel primo pomeriggio, nel quale era andato a fare un riposino. La famiglia ha diramato la notizia della morte solo nelle scorse ore, dopo aver avuto la salma dalla Procura, al termine degli esami richiesti per capire cosa abbia portato alla morte Antonio.

Originario di Follonica, Tony si trasferì giovanissimo a Grosseto, dove effettuò le scuole elementari in via Mazzini, con il maestro Bellettini. La sua parentesi in città non fu lunghissima, ma conservò per tutta la vita gli amici che si fece a Grosseto. E anche quando il lavoro lo portò in Emilia Romagna non dimenticò mai la sua terra d’origine, nella quale tornava per far visita al fratello Lucio e per trascorrere qualche giorno al fianco delle persone più care. Una molta congedatosi dall’esercito, scelse di lavorare nel settore civile, in Prefettura a Bologna, svolgendo con competenza anche il ruolo di sindacalista. Da molti anni viveva a Villanova di Castenaso.

Il rapporto con il Bbc Grosseto, ma seguiva con attenzione anche le vicende dell’Us Grosseto e del Circolo Pattinatori, oltre alla cronaca della sua Maremma, si fece più stretto negli anni Ottanta. Fu il servizio di leva, effettuato insieme ad alcuni giocatori della squadra biancorossa, ad avvicinarlo alla squadra: per vent’anni non s’è perso un incontro della squadra grossetana lontano dallo Jannella: la sua presenza era diventata fissa sugli spalti di Bologna, Rimini, Parma, Godo e anche Torino. Diventò amico con giocatori, dirigenti e allenatori, con Vic Luciani e Toro Rinaldi. Recentemente aveva diradato le uscite, ma quando la squadra passava da Bologna non mancava a farsi sentire sugli spalti.

Celebri i suoi sfottò rivolti alla tifoseria del Rimini: “Non avete nemmeno la targa” oppure “Come si fa a vivere in una città con il mare al  contrario”.

Burlone, dalla battuta pronta, era sempre pronto al dibattito e al confronto, si faceva in quattro per aiutare chi aveva bisogno. Oltre al baseball, la sua grande passione erano i viaggi: con il suo camper ha girato l’Europa in lungo e largo, sempre attento alle bellezze del posto.

In pensione da diversi anni, da pochi mesi era diventato nonno. Passava ore con il suo cane al parco di Villanova, un’occasione per socializzare e per parlare al telefono con gli amici che ha lasciato in Maremma.

In questi giorni centinaia di persone si sono strette intorno alla moglie Enrica e alle figlie Valentina e Ilaria.

Il Bbc Spirulina Becagli ricorderà Antonio Caprilli, con un lungo applauso, .sabato prima della partita con Reggio Emilia

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