- 1949-50
La neonata federazione di softball
Fu in quegli anni che una ventina di simpatizzanti iniziarono a giocare per scherzo e per curiosità e finirono, dopo due o tre anni, per iscriversi alla neonata federazione di softball. Era il 1949-50. Ben presto le società aderenti al softball cominciarono a praticare il baseball, ma il Grosseto, per mancanza di fondi, fu costretto a rimandare di un anno l'ingresso in questo sport.
- 1952
Nasce il Base Ball Club Grosseto
Fu così che nel 1952, dopo una riorganizzazione interna, vide la luce il Base Ball Club Grosseto. Il Bbc, appunto. I pionieri furono Walter Biadi (lanciatore), Agostino Gei (ricevitore, o portiere come si diceva all'epoca), Giancarlo Rosi (prima base), Alfredo Fallani (seconda base), Francesco Chiaretti (terza base), Roberto Solimeno (esterno centro) e Luciano Corridori (lanciatore). In mezzo a questi ragazzi grossetani c'era anche un soldato americano, Jim Casatelli, che diventò maremmano d'adozione per aver sposato una follonichese. "Gene" conosceva le regole del gioco e le insegnò ai ragazzi, che l’accolsero a braccia aperte. Gli atleti si costruivano con le proprie mani, nelle soffitte, le palline, i guantoni ed anche le mazze, mentre alle divise pensarono le mamme.
- 1953-1960
I primi alti e bassi
Animati da tanta passione, i pionieri biancorossi affiancati dal presidente, l’avvocato Stelio Cutini, iniziarono l’avventura nel 1953 vincendo subito il campionato di serie C. Le dimissioni di Cutini, nel 1954, provocarono un profondo sbandamento. Umberto Biadi abbandonò mazza e guantone e diventò presidente, ma si vide costretto a stare fermo per due anni. Nel 1956, però il Bbc si presentò più agguerrito che mai e vinse nuovamente la serie C. Tra alti e bassi, a causa delle esigue risorse, si arrivò alla prima vera svolta societaria, l'elezione a presidente dell'avvocato Alessandro Morgantini, che volle al suo fianco Biadi. Il Bbc, con l'edera del partito repubblicano sul petto, vinse la C nel 1960 e iniziò la scalata verso la serie A.
- 1966
La prima stagione in serie A
Un traguardo che venne raggiunto nel 1966, con la vittoria dei ragazzi di Mario Mazzei sull'Alpina Trieste a Bologna. L'alluvione, i soliti problemi di soldi e la mancanza di un impianto (la squadra giocava all’Olimpico ma iniziò ad allenarsi dove oggi sorge lo stadio Jannella) fecero durare per una sola stagione l'esperienza nella massima serie. Ma quella società aveva ormai messo le radici in città e grazie alla collaborazione del Comune, che alla fine degli anni Sessanta proseguì la costruzione del diamante di viale della Repubblica, iniziò una crescita che la portò a diventare con il passare degli anni una delle big a livello nazionale. Il percorso fu pieno di ostacoli, ma l'esplosione di talenti naturali come Beppe Massellucci (il recordman dei fuoricampo) e di Riccardo Luongo servì a creare nuovi proseliti e a dare una maggiore visibilità a una disciplina che nei primi anni di vita era guardata con diffidenza dalla città.
- 1970-1979
Gli anni '70
La società cominciò ad organizzarsi, a dotarsi di un vero allenatore, Fausto Camusi, che con un colpo di spugna cancellò quello che era stato fatto nei primi venti anni: con pazienza e competenza ricominciò da zero e i suoi insegnamenti riportarono la squadra In A. Gli anni Settanta, oltre che per l'inaugurazione dello stadio (avvenuta il 5 maggio 1973), intitolato all'ingegner Roberto Jannella (delegato provinciale e progettista dell’impianto), furono caratterizzati dall'arrivo dei primi sponsor importanti, la Master Builder e la Lubiam, che permisero al presidente Giulio Ripani di portare a Grosseto uno dei grandi della nostra storia, John Self, diventato un mito per i suoi fuoricampo, per le sue doti canore e per il fascino che aveva sulle donne. Furono gli anni degli allenatori Nick Testa e Jimmy Strong, ma anche di Lou Ilardi, Daniele Miele, Irving Homs, Bob Ciccone, che dettero una mano a Massellucci, Vinciarelli, Luongo, Verni, Bertaccini, Bellugi, Camarri, primattori di una scuola italiana sempre più florida. I successi della Lubiam, che nel 1975 conquistò un lusinghiero sesto posto, contribuirono ad avvicinare il grande pubblico allo stadio. Iniziarono i primi duelli con Parma, Bologna, Rimini o Nettuno, che diventarono le rivali più attese dalla tifoseria. Dopo una grave crisi a fine anni Settanta, che culminò con la retrocessione in serie B nel 1979, per il Bbc Grosseto, con il ripescaggio in A del 1980, si aprì il capitolo più bello.
- 1980-1989
Gli anni '80
La squadra presieduta dal notaio Giorgio Ciampolini centrò subito il miglior risultato di sempre, un quinto posto acciuffato con una tripletta nell'ultima giornata a spese dell'Edilfonte Milano, grazie ai lanci di Alessandro Cappuccini (“The best italian pitcher”), ai fuoricampo di Massellucci e alle valide di Joe Martelli, primo biancorosso a vincere la classifica della media battuta. Il baseball era ormai una moda in Maremma: gli arrivi di Leo La Sala, Frank Caldarella, Tony Nigro e l'anno successivo di Tom Mutz e Dave Morano infiammarono il pubblico e convinsero il presidente Aldo Tonini (all'epoca vicesindaco) ad investire: arrivarono Gianmario Costa, Dario Borghino ed Eddy Orrizzi e il manager Joe Zavattaro, che portò per la prima volta al comando della classifica. Era il 20 agosto 1983. Altri ingaggi a sensazione dagli Stati Uniti (in primis quelli di Chappas, Pate, Stimac, Olsen, Cortese, giocatori che sono entrati di diritto nella Hall of fame del Bbc), la crescita dell'esterno Marco Mazzieri e la consacrazione di Alessandro Cappuccini, proiettarono stabilmente il Bbc ai vertici nazionali. Fu il preludio allo scudetto conquistato a Rimini il 19 ottobre 1986. Una partita senza un domani (era infatti la settima sfida della serie) caratterizzata dalla presenza di oltre tremila grossetani, che invasero lo stadio dei Pirati (dormendo sotto le stelle nella notte che separò la sesta partita dalla bella del pomeriggio successivo) e spinsero i ragazzi, affidati alle sapienti mani di Vic Luciani, alla concretizzazione del sogno. Quella indimenticabile vittoria spalancò le porte dell'Europa (a Parigi arrivò un argento contro la World Vision Parma pieno di rimpianti) e dette il via ad un ciclo che si concluse con la conquista del secondo tricolore nel 1989, sempre con Vic Luciani in panchina e il Divino Richard Olsen (che firmò tra l’altro due perfect game).
- 1997-2007
Gli anni '90 e le indimenticabili pagine di sport dei primi anni 2000
A metà degli anni Novanta il presidente Armando Falconi, con Gigi Pegoraro e Stefano Palmieri, artefici dei primi due titoli, lasciarono il testimone ad una cordata capeggiata da Roberto Baricci, Paolo Polverini e Claudio Banchi. Dopo un periodo di rodaggio (nel 1997 la vittoriosa spedizione spagnola a Pamplona in Coppa Ceb fu pagata dagli sportivi), la nuova dirigenza proseguì la strada tracciata dalla gestione Falconi e grazie a Otis Green, Andres Thomas, Jaime Navarro, Carlos Quintana, Greg Martinez, Riccardo De Santis, Gabriele Ermini, Luca Bischeri, Davide Dallospedale, Liu Rodriguez, Jairo Ramos Gizzi, Mauro Mazzotti, David Rigoli, Gabriele Ermini, Luca Bischeri, Andrea Sgnaolin, regalò alla città altre indimenticabili pagine di sport, conquistando altri due scudetti, nel 2004 e 2007, e la Coppa Campioni nel 2005 sul diamante di Rotterdam, in Olanda.
- 2008-2011
Anni difficli per il BBC
Subito dopo aver festeggiato i 55 anni di vita con un titolo bellissimo, di fronte a ottomila sportivi nella gara decisiva contro il Nettuno, cominciarono i primi problemi, nonostante lo sponsor più importante della storia, il Monte dei Paschi di Siena. Dopo aver gettato al vento la seconda Coppa dei Campioni ai supplementari contro il Kinheim, il 12 agosto 2008 fu esonerato Mauro Mazzotti, con la squadra in piena corsa per la finale. Ad inizio 2009 poi il presidente Claudio Banchi e tutto il suo gruppo dirigente di lavoro decisero di dimettersi dall'incarico, ormai appagati dai risultati ottenuti e consci di aver intrapreso un percorso che avrebbe permesso al Bbc di continuare a prosperare grazie all'apporto di sponsor importanti e di rapporti solidi con le amministrazioni cittadine. Gli subentrò Roberto Ferri. Così purtroppo non fu ... Sul campo la squadra non si riuscì più ad andare oltre il sesto posto (inutile anche il tentativo di mettere in mano la squadra al nemico nettunese Ruggero Bagialemani), gli spalti dello Jannella si svuotarono progressivamente come le risorse a disposizione della dirigenza, che nel 2011 visse una stagione drammatica, piena di polemiche e minacce di scioperi.
- 2012-2013
I primi tentativi per far rinascere la squadra
E si arrivò così alla fine del 2011, con il Bbc che si vede costretto a rinunciare, dopo trentadue campionati di fila sempre ai vertici, all'Italian Baseball League, mentre l’amministrazione guidata da Emilio Bonifazi, affondava la lama nel cuore della società, togliendo la convenzione quindicennale firmata nel 2009. Il presidente Armando Cipolletti affiliò la società e iscrisse la squadra alla serie C 2012. Un tentativo andato purtroppo a vuoto. Il Grosseto Baseball e il Jolly Roger Castiglione tennero tenuto a galla il movimento cittadino negli anni successivi. La società guidata da Mario Mazzei e Angelo Magalotti prese il posto del Bbc Orioles nell’Italian Baseball league, mantenendo tra l’altro il prestigioso sponsor Montepaschi. Alla fine dell’anno nacque, sotto la spinta di Beppe Massellucci, Massimo Ceciarini, Giorgio Ciampoli e Walter Lunardi, anche il Bsc 1952 con l’obiettivo di riprendere il discorso interrotto dal Bbc, ma dopo aver ritirato la richiesta di partecipare all’IBL, decise di dedicarsi al settore giovanile, come stava facendo dal 2006 lo Junior Grosseto. Nel 2013 fu invece la volta del Mastiff Arezzo di Danilo Biagioli, trasferitosi in Maremma dopo la collaborazione con la Grosseto Baseball, a rappresentare la città di Grosseto, purtroppo con risultati sotto le aspettative (3 vittorie e 33 sconfitte).
- 2014-2015
Un nuovo capitolo per il Grosseto Baseball
Dal 2014 si aprì un nuovo capitolo con il Grosseto Baseball ripartito dalla serie A federale (la seconda divisione), rinforzato da alcuni campioni del Bbc Grosseto. Tanto che la squadra di Paolo Minozzi mise in bacheca il titolo italiano, con il Castiglione che entrò ai playoff. L’esperienza del Grosseto Baseball si esaurì nel 2015, mentre il Jiolly Roger, che nel 2016 ha messo le radici a Grosseto e ha acquisito la gestione dello Jannella, continuò a essere protagonista in serie A2, arrivando a partecipare a cinque playoff consecutivi.
- 2020-
Un progetto volto a riportare il nome storico del BBC fra le grandi del baseball italiano
Nell’inverno 2020-2021 alcuni storici dirigenti del passato , fra cui Claudio Banchi, e altri amici del baseball hanno unito le forze con il nucleo storico del Jolly Roger Grosseto , composto da Chimenti, Olivelli e Macchelli per promuovere un progetto volto a riportare il nome storico del BBC fra le grandi del baseball italiano. Il progetto sta ricreando interesse intorno al movimento cittadino, con l’intento di regalare tante belle soddisfazione agli appassionati, che in tutti questi anni non hanno mai dimenticato le gesta del loro Bbc, che per mezzo secolo è stato più di un semplice passatempo. Nell’anno del ritorno il Bbc Ecopolis Grosseto ha chiuso al tredicesimo posto, su 32 squadre, collezionando un secondo posto nella fase di qualificazione alle spalle del San Marino. laureatosi poi campione d’Italia, e un altro secondo posto nella poule salvezza dietro al Red Sox Paternò, finendo con un record di 26 vittorie e 16 sconfitte. Nel 2022, con una rosa ampiamente rinnovata e di qualità, ha centrato la qualificazione per la poule scudetto.